Il secondo lavoro dei Blur arriva due anni dopo il disco di debutto e i passi avanti si sentono; la produzione è molto più curata (compaiono degli arrangiamenti per archi, degli strumenti a fiato e perfino dei synth vintage in "Coping") e la band si libera dalla timidezza, particolare riscontrabile per esempio nella maggior sicurezza di Damon Albarn nel cantare (pur non avendo una voce sconvolgente), aiutato in maniera consistente dai cori degli altri membri. "Modern life is rubbish" si presenta con un solo singolo ("For tomorrow"), che insieme alla successiva "Advert" apre un album energetico e spensierato nel migliore dei modi; gli altri picchi sono le contagiose "Star shaped" e "Sunday sunday", le più rilassate ma ugualmente efficaci "Blue jeans" e "Chemical world" e il seppur parziale ritorno a melodie più malinconiche di "Miss America".
8/10
Highlights: For tomorrow, Advert, Star shaped, Blue jeans, Chemical world, Sunday sunday, Miss America, Coping, Turn it up.
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