10.29.2007

Audioslave - Revelations (2006, Epic)

Inspido; il feeling di "già sentito" viene solo in parte compensato dalla bravura di Chris Cornell, Tom Morello e soci.

5.5/10

Highlights: Revelations, Sound of a gun, Until we fall, Shape of things to come, Wide awake.

10.27.2007

Nitin Sawhney - Philtre (2005, V2)

Con il suo settimo album Nitin rinverdisce i fasti del trip-hop facendosi aiutare dalle voci di Jacob Golden ("Everything") e Tina Grace ("Spark"), offre uno dei suoi tipici spaccati di folk asiatico sporcandolo di blues insieme a Fink ("Dead man"), accenna un drum'n'bass jazzato sfruttando la classe di Vikter Duplaix ("Journey") e inietta una misurata dose di funk nel rhythm & blues di "Flipside". Tutto perfetto, ma a tratti prevedibile.

7.5/10

Highlights: Everything, Spark, Dead man, Journey, Koyal (songbird), Throw, Flipside.

10.26.2007

The Presets - Beams (2005, Modular)

Dopo il botto di "Are you the one" che aveva catturato l'attenzione di mister Hell e della sua Gigolò è tempo di album per i Presets. Ma forse considerando il numero di riempitivi sarebbe stato meglio puntare su un e.p..

6/10

Highlights: Steamworks, Are you the one?, The girl and the sea, Bad up your betterness, Beams.

10.25.2007

Jam & Spoon - Remixes & Club Classics (2006, V2)

E' una bella storia quella dei tedeschi Jam El Mar e Mark Spoon. Attivi dal 1991, sono uno dei primi esempi di "band" elettronica: i due si completano a vicenda secondo l'oramai ben nota formula "musicista classico + dj". Un anno dopo la formazione entrano subito nel mito con l'inossidabile "Stella", strasuonata e straremixata ovunque. Da noi arrivano invece nel 1993: "Right in the night (fall in love with music)" cita l'arpeggio di "Spanish caravan" dei Doors, adagiandolo candidamente sopra una base trance morbida e accompagnandolo con la delicata voce di Plavka; roba da amore a primo ascolto. Manca la chitarra nel superlativo follow-up "Find me (Odyssey to Anyoona)", ma l'atmosfera è sempre quella: un ballo di lacrime. Si ripetono poi con "Angel (ladadi o-heyo)", anche se è una ripetizione gradita visto che nessun'altro riesce ad imitarne lo stile; il successivo "Kaleidoskope skies" rallenta il ritmo e passa per radio, mentre l'ultima hit di un certo calibro è "Be angeled", che arriva però dopo il successo ottenuto in ambiti più duri con il progetto "Storm". Questa raccolta celebra la scomparsa di Mark Spoon (11-01-2006) con un cd di remix e uno che riunisce dei classici 12" in versione extended, con la scelta precisa di focalizzare sull'underground piuttosto che sul pop (di Plavka neanche l'ombra, insomma). Il Loveparade Mix 2006 di "Be angeled" è il saluto più bello e sentito per Mark. Rest in peace.

8/10

Highlights: Cd1: Age Of Love - The age of love (Watch Out For Stella Mix), Moby - Go (Jam & Spoon's Delirium Mix), Giorgio moroder Vs Jam & Spoon - The chase, Jam & Spoon Hands On Yello - You gotta say yes to another excess. Cd 2: Tutto.

10.23.2007

William Orbit - Hello waveforms (2006, Sanctuary)

Il primo album solista di William Mark Wainwright sei anni dopo l'ambizioso (forse troppo) "Pieces in a modern style" conferma l'abilità in fase di produzione e arrangiamento del musicista inglese, lasciando però qualche dubbio sulla sostanza di alcuni pezzi: e se avesse osato di più con le voci, come per esempio nelle coinvolgenti "Spiral" e "They live in the sky" o nella criptica "Bubble universe"?

7.5/10

Highlights: Sea green, Surfin, Spiral, Bubble universe, They live in the sky.

10.21.2007

Erasure - Union Street (2006, Mute)

Una dedica speciale a chi ancora non si è convinto del fatto che dietro a quei synth pacchiani e a quelle batterie elettroniche che hanno reso famosi Andy Bell e Vincent Clarke c'è una capacità di scrivere canzoni pop molto rara.

8/10

Highlights: Tutto.

The Cinematic Orchestra - Ma fleur (2007, Ninja Tune)

Delicato e suggestivo.

7.5/10

Highlights: To build a home, Familiar ground, Breathe, That home, Time & space.

10.16.2007

The Concretes - In colour (2006, Astralwerk)

Scanzonata malinconia folk-pop. Come quando piove in una giornata di sole.

8/10

Highlights: Sunbeams, Change in the weather, Chosen one, Your call, Tomorrow, Grey days, A way of life, Ooh la la.

10.14.2007

Jarvis Cocker - Jarvis (2006, Rough Trade)

I Pulp erano (sono?) Jarvis Cocker. E lui, Jarvis, è un tipo particolare, così come è particolare il suo primo lavoro da solista. Il suo ostentato egocentrismo fa a pugni con quel qualcosa di incompiuto che ha sempre accompagnato le sorti della sua band ai tempi del britpop, quando Oasis e Blur (commercialmente parlando) avanzavano solo le briciole. Ma l'altra faccia della medaglia, quella buona, ha fatto si che i Pulp godessero di uno status che di questi tempi rende: un alone da gruppo "alternativo", la scelta di chi non ne voleva sapere degli insulti-hype dei fratelli Gallagher o di Damon Albarn e di conseguenza ripiegava su di loro. Questo disco non è nulla di eccezionale, ma le capacità di scrittura e di interpretazione di Jarvis non si discutono; poche chance per una via di mezzo, prendere o lasciare. Personalmente prendo.

8/10

Highlights: Don't let him waste your time, I will kill again, Baby's coming back to me, Disney time, Tonite, Big Julie, Quantum theory.

10.10.2007

Trentemoller - The Trentemoller Chronicles (2007, Audiomatique)

A un anno da "The last resort" ecco un altro doppio firmato Trentemoller. La prima parte è rarefazione pura, con quei rumori riverberati ed echi infiniti a contornare un labirinto di sfuggenti melodie blu notte; il singolo "Moan" fa da spartiacque atmosferico dando il la alle danze, sofisticati techno incanti che a tratti sanno anche sfoderare gli artigli ("Killer cat", "Gush", "Rykketid"). Il cd 2 è un compendio dei suoi remix meglio riusciti (leggi Royksopp, The Knife, Sharon Phillips, Mathias Schaffahuser...) in versione extended e unmixed: lussuria.

8/10

Highlights: Tutto.

10.08.2007

Kelly Jones - Only the names have been changed (2007, V2)

A qualcuno basta poco per registrare un disco da custodire nel cuore: un giorno e mezzo in studio, una chitarra fra le mani e un terzetto d'archi ad accompagnare saltuariamente delle melodie perfette intonate dalla sua voce (mai così intensa) che narra dieci storie drammatiche e toccanti.

8.5/10

Highlights: Tutto.

M.i.a. - Kala (2007, Xl / Interscope)

Pronunciata attitudine hip-hop, influenze world music, valanghe di percussioni e propensione al rischio nella produzione: "Kala" è stile.

7.5/10

Highlights: Bamboo banger, Boyz, Jimmy, 20 dollar, Xr2, Come around.

10.02.2007

The Cooper Temple Clause - Make this your own (2006, Sequel)

Dopo due album sopra le righe il quintetto di Reading perde la bussola; convincono l'approccio new wave di "Connect" e l'intensità di brani come "Waiting game" e "Damage", ma gran parte del resto del disco si dimentica in fretta.

5/10

Highlights: Damage, Connect, Waiting game, House of cards.