5.29.2008

Sander Van Doorn - Supernaturalistic (2008, Doorn Records)

Sander Ketelaars è l'anello di congiunzione fra la trance melodica e la house. Le sue produzioni sono caratterizzate da una forte propensione alla melodia unita a ritmiche tech spinte; "Grasshopper", "Back by demand" e "Riff" hanno già spopolato negli ultimi due anni, consegnandogli la copertina di Mixmag e il favore della critica.

7.5/10

Highlights:
Riff, By any demand, Pura vida, Sushi, Grasshopper.

5.28.2008

Duffy - Rockferry (2008, A&M Records)

Una volta terminate le inevitabili considerazioni a riguardo dell'immagine di questa biondina inglese che viene proposta come nuova reginetta del soul e una volta digerita la linea di basso a la "Standy by me" e l'organetto Manzareckiano del singolo ultra-catchy "Mercy", è il caso di voltare la prima pagina e di soffermarsi sulla sostanza di "Rockferry". C'è l'importante supporto dell'ex Suede Bernard Butler in fase di scrittura e produzione, c'è Jimmy Hogarth che è un signor autore / producer (già al lavoro con Sia, Corinne Bailey Rae, Beverly Knight e Suzanne Vega), c'è un arrangiatore d'archi esperto e bravo come Oliver Kraus; ma soprattutto c'è una biondina inglese di 24 anni con una voce meravigliosa. La spensieratezza di "Mercy" si contrappone a ballad splendidamente soul come "Distant dreamer", "I'm scared" e "Syrup & honey" (degna di una colonna sonora di un film di Tarantino); ballad che finiscono per diventare il centro del disco, che danno un significato al progetto, che emozionano nel loro perfetto anacronismo. Ogni tanto fa davvero piacere costatare che pop non fa sempre rima con "tutto fumo e niente arrosto".

8/10

Highlights: Rockferry, Stepping stone, Syrup & honey, Hangin on too long, Mercy, I'm scared, Distant dreamer.

5.27.2008

Neon Neon - Stainless style (2008, Lex Records)

Duo formato da Gruff Rhys (Super Furry Animals) e Bryan Hollon (Boom Bip) che scherza pericolosamente con gli anni 80, cercando di resuscitarne il mood con i mezzi dei nostri tempi (fra le altre cose l'album è dedicato al costruttore della gloriosa Delorean, macchina di "Ritorno al futuro"). L'opera riesce solo per metà, esattamente la prima dell'album, che può contare su melodie di un certo spessore pop e di una chicca come "Trick for treat" (una parodia di Timberlake e Timbaland virata eighties). A lungo andare l'atmosfera si sfalda, degenerando in scialbo revival e hip-hop sconclusionato.

6.5/10

Highlights:
Dream girls, I told her on Aberdeen, Raquel, Trick for treat, Luxury pool.

5.25.2008

Supergrass - Diamond hoo ha (2008, Parlophone)

Il sesto lavoro in studio della band di Oxford si presenta molto bene con i singoli "Diamond hoo ha man" e "Bad blood"; per il resto ad episodi felici come "Rebel in you", "Ghost of a friend" e la conclusiva "Butterfly" si alternano dei brani meno incisivi come "When I needed you", "345" e "Outside".

7/10

Highlights:
Diamond hoo ha man, Bad blood, Rebel in you, Return of inspiration, Ghost of a friend, Butterfly.

5.24.2008

Anja Schneider - Beyond the valley (2008, Mobilee)

Se minimal house deve essere, che almeno sia ben fatta.

7.5/10

Highlights:
Mole, Maki, Cascabel, Get away, Little red riding hood, Fish at night.

5.18.2008

5.15.2008

Beach House - Devotion (2008, Bella Union)

Dream-pop con fiumi di organi, qualche chitarra d'altri tempi e un accenno di elettronica nella ritmica; una pasta che crea l'atmosfera giusta per la soffice voce di Victoria Legrand, sempre affogata in ariosi riverberi in stile anni 50-60. Un gran bel sogno, anche se sul finire perde leggermente in profondità.

8/10

Highlights: Wedding bell, You came to me, Gila, All the years, Heart of chambers, D.a.r.l.i.n.g.

5.11.2008

Counting Crows - Saturday nights & sunday mornings (2008, Geffen)

Rieccoli, i Counting Crows; a cinque anni dall'ultimo "Hard candy", a quindici dal botto di "Mr. Jones", a diciassette dalla loro formazione in quel di San Francisco dalle ceneri degli Himalayans. Chi ha imparato a conoscerli e ad amarli si ritroverà ad anticipare le melodie cantate da Adam Duritz e in alcuni casi riuscirà perfino ad intuire le parole che pronuncerà. Perchè nonostante i cambi nella formazione i Counting Crows in diciassette anni non sono cambiati di una virgola. E meno male.

8/10

Highlights:
Tutto.

5.10.2008

Baustelle - Amen (2008, Warner Atlantic)

Ma ormai la fine va da sè / è inevitabile. Sono le parole pronunciate da una sfiduciata Anna che teme di "soccombere al mercato" ed esorcizza questa sua paura ostentando un approccio alternativo al limite dell'assurdo. Ma sono anche i pensieri dei genitori di uno stereotipo 2008 come il quindicenne Charlie, plasmato da una società che corre con la tecnologia e con le mode, influendo sul suo cervello e sulla sua visione della realtà. O la riflessione dell'amante de "L'aeroplano", che non vede l'amore ma solo quello che resta, e cerca di trovare conforto in un velivolo che se ne va; per poi perdere ogni speranza quando si accorge che quella sua ancora di salvezza sta per bombardare Baghdad. Aveva ragione Baudleaire, dunque; non importa quanti cristi moriranno in croce per noi, quello che conta veramente è che non esiste un modo per espiare i nostri peccati: è tutto inutile.

8.5/10

Highlights: Tutto.