11.26.2008

Future Loop Foundation - Memories from a fading room (2007, Louisiana Recordings)

Un viaggio progressivo e cinematico che poco dopo la mezz'ora raggiunge il climax con "The sea and the sky", composizione balearica a tutti gli effetti centro e perno dell'intero disco.

7.5/10

Highlights:
Vision on, Everything as it should be, Inbetween somewhere beautiful, Sunshine philosophy, The sea and the sky, (1976).

11.24.2008

808 State - Quadrastate (2008, Rephlex)

Correva l'anno 1989, e contestualmente alla seconda summer of love Graham Massey, Martin Price e Gerald Simpson plasmavano "Pacific state", pezzo scolpito nel tempo in qualità di inno acid-house; vent'anni dopo "Quadrastate" rivive in tutto il suo valore storico.

8/10

Highlights:
Tutto.

11.23.2008

Funeral For A Friend - Tales don't tell themselves (2007, Atlantic)

La formazione gallese che si dimenava e urlava ai tempi di "Casually dressed and deep in conversation"(2003) si piega alle esigenze delle chart e sforna un disco completamente inoffensivo. Leggi "Quando le major rovinano il possibile futuro di una band". Ma anche "Quando le band si lasciano rovinare il futuro dalle major"...

4/10


Highlights: Into oblivion, All hands on deck part 2 - Open water.

11.22.2008

Keane - Perfect symmetry (2008, Island)

"Perfect symmetry" si allinea al precedente "Under the iron sea", album che aveva in parte disatteso alcune promesse dell'esordio "Hopes and fears", confermando i pregi (scrittura pop esemplare, arrangiamenti cristallini e funzionali) e i difetti (staticità e prevedibilità) della band inglese.

7/10

Highlights:
Spiralling, The lovers are losing, Perfect symmetry, You don't see me, Again and again, Love is the end.

11.21.2008

Conor Oberst - Conor Oberst (2008, Merge)

Conor Oberst veste i panni dell'hobo e va in messico a scrivere un disco fiabesco e misterioso; la sua interpretazione rimane spontanea e diretta, in linea con ciò che ha mostrato finora con il progetto Bright Eyes, con la differenza non proprio trascurabile che le sue capacità tecniche sono migliorate sensibilmente e la sua già notevole proprietà di scrittura si è ulteriormente affinata. Già da un po' c'era chi scomodava Bob Dylan; adesso questo paragone, sebbene ancora prematuro, sembra assumere dei contorni più definiti.

8.5/10

Highlights: Tutto.

11.19.2008

Jason Mraz - We sing, we dance, we steal things (2008, Atlantic)

Godibile e fresco quando si abbandona senza vergogna al pop (soprattutto soft, vedi "I'm yours", "A beautiful mess" e la sontuosa "Love for a child"), si perde un po' quando si intestardisce con un funk superorchestrato ("Only human" e "The dynamo of volition" si addentrano pericolosamente in territori Jamiroquai), poco credibile quando si cimenta con un qualcosa di simile al rap ("Coyotes"); alla fine quello che rimane è una bellissima voce accompagnata da una chitarra, che poi è il succo della bravura di Jason Mraz.

7.5/10

Highlights:
I'm yours, Lucky, Love for a child, Details in the fabric, If it kills me, A beautiful mess.

11.16.2008

Oasis - Dig out your soul (2008, Big Brother)

Il termine giusto non è resurrezione, ma evoluzione: niente di definitivo o radicale, solo un tentativo ben riuscito di applicazione dello stile Oasis (dei giorni belli che furono) alla storia del rock.

7.5/10

Highlights: Bag it up, The turning, The shock of the lightning, I'm outta time, To be where there's life, Soldier on.

11.13.2008

Tv On The Radio - Dear science (2008, 4D / Interscope)

Nella musica, come in molte altre situazioni, la vera difficoltà sta nel ripetersi una volta che si è consapevoli di avere fatto qualcosa al di fuori dall'ordinario. I Tv On The Radio si sono già ripetuti con "Return to cookie mountain" due anni dopo l'album di esordio che li aveva giustamente messi su un piedistallo; il terzo disco va oltre. Ci sarebbe davvero da sbizzarrirsi se si provassero ad elencare tutte le contaminazioni musicali che possono avere influenzato la band; alla base senza dubbio ci sono funk, soul e rock, ma riproposti con una mentalità aperta e multicolore, che valorizza e rende unico il loro modo di esprimersi. Considerato il fatto che i ragazzi sono migliorati anche sotto il profilo strettamente tecnico e interpretativo, questo "Dear science" entra di prepotenza nella lista dei dischi dell'anno.

9/10

Highlights: Tutto.

11.12.2008

Guy J - Esperanza (2008, Bedrock)

Israel is taking over. La perfezione tecnica non soffoca l'anima, anzi: la esalta. Profondissimo.

8/10

Highlights: Indigo fields, Nebula, Geko, Under pressure, Save me, I see you next time, Druma.

11.10.2008

Thom Yorke - The eraser remixes (2008, Xl)

Lo si poteva intuire che lo stile di Burial sarebbe stato perfetto per accompagnare la voce di Thom Yorke e le atmosfere del suo disco solista del 2006; ma "And it rained all night"(Burial Remix) scorre piuttosto liscia e prevedibile. Molto meglio "Skip divided" nella versione di Modeselektor o "Analyse" nella spiazzante rivisitazione di Various; poco incidono i tocchi di Christian Vogel su "Black swan" e di Surgeon su "The clock", stravince Four Tet con una "Atoms for peace" che è poesia.

6/10

Highlights:
Skip divided (Modeselektor Remix), Analyse (Various Remix), Atoms for peace (Four Tet Remix), Harrowdown hill (The Bug Remix).

11.02.2008

Emiliana Torrini - Me and Armini (2008, Rough Trade)

Dichiarare che l'album in uscita è un disco di transizione non è la norma; è una definizione che troppo spesso assume un significato negativo, che suona come critica, che pone dei limiti all'ascolto prima ancora di cominciarlo. E' qualcosa che però ci si aspetta da un personaggio come Emiliana Torrini, capace di attirare l'attenzione con un piccolo capolavoro post trip-hop ("Love in the time of science") per poi scomparire per qualche anno e tornare con "Fisherman's woman" mettendo nel cassetto l'elettronica e scrivendo pezzi con il solo ausilio della chitarra acustica. Alla luce di quello che la cantautrice islandese ha dimostrato negli anni la sua dichiarazione va letta in un altro senso, va interpretata come ricerca del perfezionismo piuttosto che come insoddisfazione latente: perennemente alla ricerca di se stessa, senza prendere in considerazione l'ipotesi di accontentarsi, Emiliana Torrini non arriverà mai. Continuerà a scrivere pezzi dolci in equilibrio sul filo del pop, che interpretati con quella voce assumono un valore emozionale senza pari.

8.5/10

Highlights:
Tutto.