3.28.2007

Lcd Soundsystem - Lcd Soundsystem (2005, Dfa)

James Murphy e Tim Goldsworthy, padri della Dfa e artefici della diffusione del verbo del "punk-funk" (soprattutto attraverso la produzione del primo album dei Rapture che conteneva l'inno "House of jealous lovers"), si cimentano in prima persona nella realizzazione di un disco che avrà un impatto non trascurabile su due universi apparentemente distanti come il rock e la dance. "Lcd Soundsystem" infatti va ben oltre la già difficile impresa di celebrare un matrimonio scomodo: le contaminazioni funk di "Disco infiltrator" si alternano ai rigurgiti new wave di "Too much love" e "Great release", il synth rock di "Daft Punk is playing at my house" (pezzo bastardo ed evocativo già nel titolo) va a braccetto con l'attitudine punk di "Tribulation" e "Losing my edge", il gusto disco-psichedelico di "Yeah" si contrappone alla classicità pop-rock di una ballad come "Never as tired as when I'm waking up". Se questo è il risultato, speriamo che i Daft Punk continuino a suonare in casa di questi due; anzi, invitiamo anche gli Orbital.

8.5/10

Highlights: Daft Punk is playing at my house, Too much love, Tribulation, Disco infiltrator, Losing my edge, Beat connection, Yeah.

3.27.2007

Planet Funk - Static (2006, Emi)

Ne sono cambiate di cose da quel "Non zero sumness" del 2002 che più che un album si presentava come una raccolta di singoloni riempipista identificabili dalla voce (dopo un po' fastidiosa, ammettiamolo) di Dan Black. Del resto questo wind of change si era già rivelato in tutta la sua consapevolezza con "The illogical consequence", che già nel titolo riassumeva la presa di posizione della band: quale conseguenza meno logica di evitare di ricalcare il timbro del primo disco (e quindi tentare il bis di vendite) preferendo invece avventurarsi in un discorso molto più rock ed elevato culturalmente lasciando da parte quasi ogni tipo di scorribanda dance (intesa nel senso becero del termine)? Non sarà stata una mossa logica, ma l'album del 2005 è una creatura emozionale, pura passione cento per cento; e la buona notizia è che "Static" ribadisce che la scelta fatta non si è trasformata in rimpianto, continuando la sua cristallina e preziosa dichiarazione d'indipendenza.

7.5/10

Highlights: It's your time, If we try, Static, We turn, Running through my head.

Scratch Massive - Time (2007, Nocturne)

Eclettismo electro avvolgente.

7.5/10

Highlights: Shining in my vein, Girls on top, Shadows, Dance, Three imaginary boys, Wagon.

3.26.2007

Scratch Massive - Enemy & lovers (2003, Soul Of Warner)

Electro disinvolta con degli ottimi spunti specialmente quando vengono preferite soluzioni melodiche.

7/10

Highlights: Keep on working, Why, Make it high, Seeing is believing, It's a long story.

3.22.2007

Mika - Life in cartoon motion (2007, Universal Island)

Spassoso e a suo modo originale.

7.5/10

Highlights: Grace Kelly, Lollipop, My interpretation, Any other word, Happy ending, Over my shoulder.

Klaxons - Myths of the near future (2006, Rinse)

Si potrebbero lodare o criticare all'infinito questi tre di Londra. Ma forse è più semplice partire da una più che lecita domanda: davvero basta una cover di un brano dance dei primi anni novanta e una sirena campionata piazzata all'inizio di un altro pezzo per appioppare ai Klaxons il ruolo di ambasciatori della (supposta) scena Nu-Rave? La risposta naturalmente è no. Certo, "It's not over yet" è proprio il pezzo di Grace del 1993, e in questa versione rock non è affatto male; d'accordo, "Atlantis to interzone" in partenza sembra un roba techno casinista e dal bpm allegro, mentre poi si trasforma in rock punkeggiante, coinvolgendo non poco. Ma qui si fermano gli indizi che portano ad una "nuova" scena, essendo il resto molto più semplicemente riassumibile in un nebulosissimo (ma sempre efficace) "punk-funk". E quindi Bloc Party. E quindi !!!. E quindi Radio 4. E tutti gli altri, insomma.

7/10

Highlights: Two receivers, Atlantis to interzone, Golden skanks, Gravity's rainbow, Forgotten works, It's not over yet.

3.21.2007

The Kooks - Inside in inside out (2006, Virgin)

Standard pop rock pompato dalla stampa inglese; nessuna sorpresa, ma è un ascolto godibile.

7.5/10

Highlights: Seaside, See the world, You don't love me, She moves in her own way, Matchbox, Naive, Jackie big tits.

3.19.2007

Freezepop - Fancy ultra fresh (2004, The Archenemy Record Company)

La prova della maturità promessa con il precedente interlocutorio "Fashion impression function" arriva solo in parte attraverso questo "Fancy ultra fresh"; il suono è molto più curato e la percentuale di pezzi meritevoli si alza, ma ci sono ancora dei momenti di stanca che inevitabilmente fanno crollare la tensione globale del disco.

7/10

Highlights: Stakeout, Bike thief, Outer space, Duct tape my heart, Emotions & photons, Jem and the holograms theme.

Freezepop - Fashion impression function (2002, The Archenemy Record Company)

"Fashion impression function" è formato per metà da inutili remix (se si eccettua il divertente lavoro di Robotkid) e per metà da buone tracce nuove, che fanno ben sperare per l'evoluzione del progetto Freezepop.

6.5/10

Highlights: Manipulate, Lazy, Starlight, Science genius girl (Robotkid's Lameboy Mix).

Freezepop - Forever (2000, The Archenemy Record Company)

Formazione di Boston composta da due maniaci della computer music che smanettano sulle macchine programmando bambinesche basi sintetiche per la voce di Jussi Gamache; otto delle dodici tracce contenute in questo primo album provengono da due e.p. usciti in precedenza.

6/10

Highlights: Harebrained scheme, Plastic stars, Science genius girl, Tenius no boifurendo, Tender lies.

3.13.2007

Res - How I do (2001, Mca)

Chissà che fine ha fatto Shareese Renee Ballard, in arte Res; questo "How I do" che risale al 2001 è uno dei dischi di soul bastardo meglio riusciti degli ultimi dieci anni.

8.5/10

Highlights: Tutto.

3.12.2007

Air - Pocket symphony (2007, Virgin)

C'è ancora Nigel Godrich in fase di produzione (anzi, il suo ruolo rispetto al precedente "Talkie walkie" aumenta d'importanza); ci sono dei featuring del calibro di Tony Allen (il batterista di Fela Kuti negli Africa 70), Neil Hannon (The Divine Comedy) e Jarvis Cocker (ex leader dei Pulp, fresco di un nuovo album da solista); e ci sono i due protagonisti principali, leggasi J.B. Dunckel e Nicolas Godin, a plasmare quell'inconfondibile carillon magico che è la loro musica. Un terzo del disco si compone di brani strumentali, riusciti solo per metà: "Space maker" introduce senza stupire in quanto a originalità, "Mayfair song" va un po' meglio ma resta altezzosamente insipida, "Lost message" alza la media e "Night sight" è un incantesimo. Delle restanti otto tracce spiccano per bellezza "One hell of a party" e "Somewhere between waking and sleeping", per mestiere "Mer du japon" e per banalità "Napalm love" e "Once upon a time", che comunque come singolo fa il suo dovere.

7.5/10

Highlights: One hell of a party, Photograph, Lost message, Somewhere between waking and sleeping, Redhead girl, Night sight.

3.11.2007

All Saints - Studio 1 (2006, Parlophone)

Lo sbrigativo Greatest del 2001, pubblicato a poco più di 3 anni dal debutto discografico e dopo avere inciso solo 2 album, avrebbe douto sancire la fine della breve storia della girl-band più famosa del periodo post-spice; questo ritorno sarebbe stato abbastanza trascurabile se non ci avesse messo lo zampino Greg Kurstin.

6/10

Highlights: Rocksteady, Chick fit, On & on, In in to win it.

3.10.2007

Gui Boratto - Chromophobia (2007, Kompakt)

L'architetto brasiliano che negli ultimi due anni sta facendo ballare mezzo mondo da alle stampe il suo primo album su Kompakt. Inutile specificare che a livello di pulizia di suono e coerenza di stesura è un lavoro assolutamente perfetto, in linea con i suoi lavori; il bello è che oltre ad essere un piacere per le orecchie "Chromophobia" ha anche un senso musicale non banale che lo differenzia dalla mole spropositata di produzioni che affollano il mercato odierno.

7.5/10

Highlights: Mr. Decay, Terminal, Gate 7, Mala strana, Xilo, Beautiful life, Hera.

Lisa Shaw - Cherry (2005, Naked)

Lisa Shaw è attiva fin dai primi anni 90 e ha prestato la sua voce a diversi progetti, in particolare Blue Six e Miguel Migs. Il suo primo disco da solista mischia soul e derive elettroniche creando un'atmosfera singolare e raffinata; purtroppo rimane la convinzione che ci sia del potenziale rimasto inespresso, perchè a controbilanciare i perfetti arrangiamenti non ci sono sempre delle melodie degne di nota.

7/10

Highlights: Cherry, When I, Matter of time, Dim light, Always, Born to fly, Let it ride (Jimpster Remix).

3.08.2007

Piers Faccini - Tearing sky (2006, Label Bleu)

In punta di piedi su quel lembo che divide sofferenza e serenità.

7.5/10

Highlights: Each wave that breaks, Days like these, Fire in my head, Talk to her, Uncover my eyes, The taste of tears, Walk over to you.

Piers Faccini - Leave no trace (2004, Label Bleu)

Un pittore anglo-francese di origini italiane che per esprimersi musicalmente sceglie la strada del blues; e lo fa con estrema delicatezza.

7/10

Highlights: Where angels fly, Catch a flame, Dream after dream, Ugly places, Circles round you.

3.04.2007

Grinderman - Grinderman (2007, Mute)

Lerci bluesacci il più delle volte casinisti, uno o due accordi massimo, effettistica sugli scudi e i testi di Nick Cave che oscillano fra discorsi da bar e poesia maledetta; scontato, ma alla fine divertente.

7.5/10

Highlights: No pussy blues, Electric Alice, Grinderman, (I don't need you to) set me free, Man in the moon, Love bomb.

3.02.2007

John Legend - Once again (2006, Columbia)

"Once again" si libera di ogni residua traccia di hip-hop rispetto al suo predecessore, e pur provocando qualche sbadiglio (soprattutto sul finale) conferma la bravura di John Legend.

7.5/10

Highlights: Save room, Stereo, Show me, Each day gets better, Again, Where did my baby go.

3.01.2007

John Legend - Get lifted (2004, Columbia)

John Stephens è un talento, e gli basta la sua voce e un pianoforte in "Ordinary people" per dimostrarlo.

8/10

Highlights: Let's get lifted, Alright, Number one, I can change, Ordinary people, Stay with you, So high.