8.26.2014

The Crystal Method - The Crystal Method (2014, Tiny E Records)

Nel settimo lavoro in studio del duo di Las Vegas l'allarme tamarraggine si inserisce spesso e volentieri; il disco suona grosso e pieno, ma l'ispirazione è ai minimi storici.

5/10

Highlights: Over it, Grace, Difference.

8.23.2014

The Rentals - Lost in Alphaville (2014, Polyvinyl Record Company)

La verità è che i Weezer post-Sharp non hanno mai più raggiunto le vette del "Blue Album" e di "Pinkerton". 15 anni dopo il secondo disco ("Seven more minutes") e a quasi venti dal mitico "Return of", quel personaggio di Matt Sharp torna ad occuparsi del progetto Rentals, e tira fuori un album come piace a lui, tutto melodie/cori e chitarra/synth. Squisitamente anni 90, "Lost in Alphaville" vince fin dal primo ascolto.

8.5/10      

Highlights: Tutto.

8.22.2014

Dido - Girl who got away (2013, Rca)

Piuttosto di avventurarsi in inutili paragoni con il primo disco, conviene soffermarsi sulle melodie indovinate di "Girl who got away". A livello di arrangiamenti purtroppo non si può certo gridare al miracolo: il più delle volte si accomodano in una comfort-zone senza dare nell'occhio, ma in certi casi si respira antichità.

6.5/10      

Highlights: No freedom, Girl who got away, End of night, Sitting on the roof of the world, Day before we went to war.

8.20.2014

Hooverphonic - Reflection (2013, Columbia/Sony)

La prevedibile scarica di na-na-na e ritornelli a presa rapida condensati in tre minuti massimo che ti aspetti dagli Hooverphonic. Qualche scivolone ("Abc of apology" su tutti) e troppi pezzi insipidi fanno di "Reflection" un momento non proprio memorabile della discografia del gruppo belga.

6.5/10      

Highlights: Amalfi, Devil kind of girl, Plasticine, Wait for a while, Clouds.

8.16.2014

Damon Albarn - Everyday robots (2014, Parlophone)

Damon Albarn a metà strada tra i quaranta e i cinquanta si guarda allo specchio e decide di confessarsi senza filtri, comunicando nel linguaggio a lui più consono - tra malinconia e acume english.

8/10      

Highlights: Everyday robots, Hostiles, Lonely press play, The selfish giant,  You & me, The history of a cheating heart.

8.08.2014

Trentemoller - The dream (2013, In My Room)

Quello che la gente tende a dimenticare è che Anders Trentemoller prima di raggiungere la notorietà mettendo la sua firma su un numero elevatissimo di 12" di etichette esclusive era un musicista. Un musicista "vero"; di quelli che sudano girando con la propria band in un furgone pieno di strumenti, non un dj bello fresco con gli occhiali da sole e il laptop sotto braccio. Correlata a questa nozione vi è anche il dato che Anders è perfettamente in grado di mettere le mani su diversi strumenti, non soltanto di schiacciare i pulsanti e girare manopole. Ho assistito a un live di Trentemoller nel 2007, e quando il pubblico - accorso in massa con la voglia di viaggiare su beat quantizzati in preda ad alcohol o stupefacenti - si è accorto che la sua esibizione consisteva in un concerto con tanto di band (e pochissimi attimi riservati alla cassa in quattro) si è messo a fischiare. Nessuno ha pensato che forse il motivo principale per cui il danese è riuscito a piombare dal nulla nel mondo della minimal techno sconvolgendo il grande piano grazie a un approccio che definire "superiore" è poco forse era proprio questo: la sua capacità di guardare il panorama da una differente angolazione. Il suo gusto che travalica stili e stilemi, che abbatte barriere illusorie e reali. Lui ha risposto continuando a fare quello in cui crede: continuando cioè a suonare la sua ottima musica. Una musica che pesca ovunque e finisce per avere una sua distinta personalità. Il terzo album - "The dream" - è un'ulteriore evoluzione della sua scelta di vita, che alla fine si può riassumere in un amore sconsiderato e infinito per la musica tutta. A sostenerlo ci sono i Low, Marie Fisker, Jonny Pierce dei Drums, Kazu Makino dei Blonde Redhead, Jana Hunter dei Lower Dens e Sune Wagner dei Raveonettes. E' di una bellezza rara.

8.5/10      

Highlights: The dream, Gravity, Never stop running, Candy tongue, Trails, Deceive, Constantinople, Hazed.