1.31.2015

Douglas Dare - Whelm (2014, Erased Tapes Records)

Il debutto di Douglas Dare mantiene le promesse fatte con i due e.p. usciti qualche mese prima su Erased Tapes ("Seven hours" e "Caroline"). La sua musica è una triste poesia profonda e sentita; le radici classiche e l'attitudine in bilico tra un James Blake meno elettronico e un Thom Yorke semplificato danno vita a un disco da ricordare.

8/10

Highlights: Clockwork, Nile, Repeat, Caroline, Whitewash, Swim, London's rose.

1.27.2015

Fink - Hard believer (2014, R'coup'd)

"Hard believer" è il quinto album della seconda vita di Fink, quella senza campionatori e con una chitarra in braccio. Ti entra dentro lentamente, tra blues e folk, echi dub e progressioni post-rock. 10 ballad di spessore - frutto di una scrittura non troppo difficile ma mai scontata - che si appoggiano su strutture meravigliosamente calibrate.

8/10

Highlights: Green and the blue, Pilgrim, Two days later, Shakespeare, Looking too closely, Too late.

1.22.2015

Melody Fall - The shape of pop punk to come (2014, Pan Music Production)

I torinesi Melody Fall perdono per strada il batterista Marco Ferro (uno dei tre fondatori della band), ma trovano un Andrea Bessone pronto a picchiare sui tamburi come se non ci fosse un domani. Il nuovo "Yours, sincerely" sfoggia una produzione di altissimo livello accompagnata da una scrittura pop molto convincente; i Paramore italiani?

7.5/10

Highlights: Yours sincerely, Easy without you, Lover spy, Laura, Infection, Running, Ocean door.

1.18.2015

Clark - Clark (2014, Warp)

Chris Clark è capace di farti sussultare. Per sua stessa ammissione, invece di comporre seguendo il copione (o abusando del copy & paste moderno), cerca l'errore. Smanetta sulle macchine fino a quando non esce un suono che molto semplicemente non avrebbe motivo di uscire. Insegue la perfetta imperfezione, e parte da lì. Ma a differenza di chi fa dell'astratto uno stile di vita - rifiutandosi perfino di scendere a compromessi con le regole della musica - lui mantiene sempre un'intenzione melodica. Tra arpeggi, rumori, loop e riverberi, il settimo disco conferma tutto il suo valore.

8/10

Highlights: Winter linn, Sodium trimmers, Banjo, Snowbird, Beacon, Silvered iris, Everlane.

1.16.2015

David Guetta - Listen (2014, What A Music / Parlophone)

Tra brani di scontata derivazione EDM, scopiazzate colossali (il riff western di "Lovers on the sun" che ricalca una hit di Avicii o la melodia di "Yesterday" che ruba una strofa a Lana Del Rey) e scelte terrificanti (gli arrangiamenti rovinosi dei pezzi insieme a Sia e John Legend) si salvano il singolo "Dangerous", "What I did for love" (dio benedica Emeli Sandé) e un altro paio di tracce presentabili.

5/10

Highlights: Dangerous, What I did for love, No money no love, I'll keep loving you.

1.15.2015

Cold War Kids - Hold my home (2014, Downtown)

Il primo disco dei Cold War Kids (2006) aveva in qualche modo catturato l'attenzione nella scena indie rock. I tre successivi erano invece finiti presto nel dimenticatoio. Il recente "Dear Miss Lonelyhearts" (2013) aveva fatto ben sperare; mancava ancora qualcosa, ma c'era l'energia giusta. Speranze per ora mal riposte: "Hold my home" bada più alle presentazioni (la produzione) che al contenuto (le canzoni).

6.5/10

Highlights: First, Hotel anywhere, Go quietly, Harold bloom, Hear my baby call.

1.14.2015

Interpol - El Pintor (2014, Matador)

Il quinto disco dei Newyorkesi Interpol mischia le lettere della ragione sociale della band nel titolo e senza dubbio rimedia allo scivolone dell'album precedente. Sfortunatamente però, rafforza anche la convinzione che l'esordio "Turn on the bright lights" rimarrà un episodio irraggiungibile - forse anche per ragioni strettamente legate ai tempi che cambiano.

6.5/10

Highlights: All the rage back home, Anywhere, My blue supreme, Tidal wave.

1.13.2015

The Dø - Shake shook shaken (2014, Cinq 7)

Indie-pop francese ben prodotto e con diversi spunti convincenti.

7.5/10

Highlights: Trustful hands, Sparks, Despair hangover & ecstasy, Anita no!, A mess like this, Lick my wounds, Opposite ways.

1.09.2015

Craig Armstrong - It's nearly tomorrow (2014, Bmg Chrysalis)

"It's nearly tomorrow" può essere considerato il ritorno di Craig Armstrong al concetto di vero e proprio album solista; con questo disco riprende il discorso lasciato in sospeso sulla Melankolic degli amici Massive Attack con "The space between us" e "As if to nothing". A fine anni '90 il suo nome veniva in parte legato alla moda del "chill-out"; e anche se ora le varie compilation tipo Buddha Bar e affini non esistono più, Armstrong dimostra tutto il suo disinteresse nei confronti dei trend con un album che è semplicemente bellissimo. E che sottolinea ancora una volta l'intuito pop di uno dei più dotati musicisti classici contemporanei.

8/10

Highlights: Dust, Strange kind of love, Désolé, Crash, Powder, Lontano, All around love, Tender, It's not alright, The sun goes down in L.A..

1.07.2015

2:54 - The other I (2014, Bella Union)

La più che degna continuazione dell'interessante esordio del 2012: il suono dei 2:54 si posiziona al confine tra shoegaze e indie rock con grande naturalezza.

7.5/10

Highlights: Orion, Blindfold, Sleepwalker, Crest, Pyro, South, Raptor.

1.05.2015

Oh Land - Earth sick (2014, Tusk Or Tooth)

La danese Nanna Øland Fabricius non ha ambizioni rivoluzionarie o ultra -sperimentali, ma la sua idea di pop ha ben poco da spartire con le regole seguite dalle regine delle chart di questi tempi. Melodie accessibili vanno a braccetto con arrangiamenti eclettici, che spaziano da ritmi tutto sommato semplici ("Head up high") a sospensioni azzardate (la title track), da interessanti colpi di testa che catturano l'attenzione (gli inserti finali di "Favor friends") a frequenti contaminazioni classiche ben dosate.

8/10

Highlights: Machine, Favor friends, Earth sick, Nothing is over, Doubt my legs, Trailblazer.

1.02.2015

Foo Fighters - Sonic highways (2014, Roswell Records / Rca)

Inutile stare lì a discutere tanto sul fatto che la band di Dave Grohl venga da molti considerata il gruppo rock per eccellenza di questa epoca. Ogni volta che sforna un disco ci si aspetta l'inevitabile flessione - che prima o poi (com'è normale e giusto che sia) arriverà. Per ora i Foo Fighters continuano a incidere album di uno spessore tale da schiacciare la maggior parte della concorrenza. "Sonic highways" è un concept maestoso: un'opera matura e convincente, ottimamente suonata e prodotta ad arte. Un fiume in piena, che anche al centesimo ascolto non stanca.

9/10

Highlights: Tutto.

1.01.2015

Electric Youth - Innerworld (2014, Secretly Canadian)

Il duo di Toronto composto da Austin Garrick (ragazzo dalla mente analogica) e Bronwyn Griffin (vocalist delicata) esordisce con un convincente disco che rende omaggio al synthpop degli anni 80. 

7/10


Highlights: Runaway, Wearetheyouth, Without you, If all she has is you, The best thing.