11.21.2014

Imelda May - Tribal (2014, Decca / Universal)

La musica di Imelda May è tutt'altro che innovativa, anzi. Ma la sua personalità è assolutamente fuori dal comune: ascoltando "Tribal" si ha la netta sensazione che sia stato mandato in stampa alla prima take. La signorina ha il rock(abilly) nel sangue. 

8/10

Highlights: Wild woman, It's good to be alive, Gypsy in me, Hellfire club, Round the bend, I wanna dance, Right amount of wrong.

11.20.2014

Lamb - Backspace unwind (2014, Butler)

Il suono dei Lamb col tempo si è smussato. In confronto ai loro primi lavori (si parla di vent'anni fa), affrontare l'ascolto del nuovo album "Backspace unwind" è un'impresa molto meno ostica. I beat di "In binary" e "We fall in love" si affidano a una quadrata cassa dritta, le splendide ballad "As satellites go by", "Doves & ravens"e "Only our skin" assumono una struttura più classica (conservando la magia orchestrale sempre presente nelle produzioni del duo di Manchester), le citazioni dubstep di "Nobody else", "SH09 is back" e della title-track sono del tutto digeribili fin dal primo ascolto. Qualche episodio più difficile rimane ("Seven sails" su tutti), ma globalmente è lecito affermare che con il passare degli anni Lou Rhodes e Andy Barlow si siano addolciti - con la consapevolezza che non correranno mai il rischio di diventare scontati.

8.5/10

Highlights: Tutto.

11.17.2014

Calvin Harris - Motion (Columbia / Fly Eye / Sony)

Nel momento in cui esce "Motion", Adam Richard Wiles occupa una posizione di rilievo nella scena EDM mondiale. Avere al microfono personaggi come John Newman, Hurts, Ellie Goulding e Gwen Stefani è un attimo. I pezzi insieme ai colleghi Alesso, R3hab e Ummet Ozcan sono dovuti, e per loro natura mostrano il lato più clubby di Harris. "Motion" suona limpido ed energico: ogni pezzo è curato alla perfezione, tanto che i 15 brani sono tutti potenziali singoli. Considerando il genere, non era umanamente possibile aspettarsi di più.

8/10

Highlights: Under control, Blame, Outside, Summer, Ecstacy, Pray to God, Open wide, Together, Burnin'.

11.15.2014

Chet Faker - Built on glass (2014, Future Classic / Opulent)

Il suo vero nome è Nicholas James Myrphy, arriva da Melbourne e gli viene naturale mischiare soul ed elettronica. "Built on glass" è impeccabile. 

8.5/10

Highlights: Tutto.

11.12.2014

Taylor McFarrin - Early riser (2014, Brainfeeder)

Non fosse altro che per motivi strettamente genetici, la musica di Taylor McFarrin non poteva che essere soul. Ma nel suo debutto ci sono l'attitudine moderna a la Flying Lotus e dei chiari richiami ai giorni gloriosi del trip-hop. Le macchine si producono in uno swing umano, e perfino il più freddo dei synth emette calore da ogni transistor. Non è perfetto: ma fa presagire che il meglio debba ancora venire.

8/10

Highlights: The antidote, Florasia, Stepps, Decisions, Place in my heart, Invisible-Visible.

11.09.2014

American Hi-Fi - Blood & lemonade (2014, Rude Records)

Il quarto disco degli American Hi-Fi è pulitino, rapido e sostanzialmente indolore.

7/10

Highlights: Wake up, Allison, Amnesia, Carry the sorrow.

11.07.2014

Weezer - Everything will be alright in the end (2014, Republic)

Dopo il convincente ritorno dei Rentals, il nuovo disco dei Weezer si materializza a 4 anni di distanza dall'inutile "Hurley", che - è bene ricordarlo - a sua volta era stato preceduto da svariati album piuttosto insipidi. Una fase di involuzione lunga e preoccupante, tanto da fare pensare che la band avesse esaurito le energie definitivamente. Meno male che le cose non stanno così: in "Everything will be alright in the end" l'ispirazione melodica torna a livelli altissimi, e anche gli arrangiamenti suonano freschi pur senza tentare strade molto diverse dallo stile di Cuomo e soci - trilogia finale in stile opera esclusa. La rivincita sembra andare di pari passo con le parole di "Back to the shack", che esortano ad accendere la radio e spegnere gli stupidi show canori televisivi, culminando in un illuminante "We belong in the rock world / There is so much left to do / If we die in obscurity / Oh well / At least we raised some hell". Il titolo del disco si è rivelato profetico: i Weezer - alla fine - sono tornati.

8.5/10

Highlights: Ain't got nobody, Back to the shack, Eulogy for a rock band, The british are coming, Da Vinci, Go away, Cleopatra, II.Anonymous.

11.03.2014

Huxley - Blurred (2014, Aus Music / !K7)

Nonostante ottenga ottimi risultati con tutte le ritmiche che esplora nell'album di debutto "Blurred", l'inglese Michael Dodman esprime il suo massimo potenziale in ambito deep house.

7.5/10

Highlights: I want you, Give 2 u, Road runner, Say my name, Broken dreams, Callin'.

11.02.2014

Jungle - Jungle (2014, XL)

Meraviglia soul moderna.

8.5/10

Highlights: The heat, Accelerate, Busy earnin', Time, Julia, Son of a gun, Lucky I got what I want.

11.01.2014

Sbtrkt - Wonder where we land (2014, Young Turks)

Aaron Jerome conferma tutto quello che di buono si è detto di lui in questi anni con un secondo album acuto ed elegante.

8/10

Highlights: Higher, Look away, Temporary view, New drop New York, Everybody knows, Problem solved, If it happens, The light.