Basterebbero i sei minuti e diciassette secondi introduttivi, dove la voce di Robert Smith fluttua con riverberi capovolti su un ritmo lento attraverso spazi dilatati, per farsi convincere della buona vena di Gallup e soci. E invece è solo l'inizio. L'intero disco ricalca quel perfetto mix di rock, punk, new wave e romanticismo decadente che li ha resi grandi, indistruttibili, senza tempo; poesia a tratti abbagliante.
8.5/10
Highlights: Tutto.
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