Nello spazio di dieci anni Tim Simenon è venuto alla ribalta con "Beat dis" (uno dei primi pezzi a portare a galla la tecnica del sampling selvaggio e ad elevare tale arte a vero e proprio strumento musicale), ha influenzato in modo impressionante degli stili che ai tempi avrebbero ancora dovuto vedere la luce (Big Beat e Trip-Hop) attraverso "Unknown territory" (1991) e "Clear" (1995), per approdare infine al banco mixer dei Depeche Mode ("Ultra", 1997). Da quel momento in poi si è rintanato nell'underground, aprendo una sua etichetta (Electric Tones) e producendo in maniera sporadica, quasi inesistente. Torna ora con un disco che ripartendo dal tanto bistrattato "Clear" in termini di impostazione (niente sampling, solo vere canzoni e molti featuring vocali) basa l'arrangiamento in gran parte sull'immortale suono del minimoog. Storia.
8/10
Highlights: Tutto.
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