8.29.2009

Empire Of The Sun - Walking on a dream (2008, Virgin)

Qualche valido spunto synth-pop in un lavoro che appassisce con il passare dei minuti e di conseguenza a livello globale non impressiona più di tanto.

6/10

Highlights:
Standing on the shore, Walking on a dream, Half mast, We are the people.

Metro Station - Metro Station (2007, Columbia)

Anche se è vero che "Shake it" fa battere il piedino con una certa facilità, non esistono altri motivi per resuscitare un disco del 2007 che mischia con una certa immaturità rock e dance. I finti coretti punk sono irritanti e il valore culturale di scrittura dei pezzi è destinato a raccogliere le attenzioni di una fascia d'età compresa tra i 3 e gli 8 anni; problemi troppo grossi per essere nascosti da una produzione superlusso.

4.5/10

Highlights:
Shake it, Now that we're done.

8.28.2009

La Roux - La Roux (2009, Polydor)

In tempi di forzato Michael Jackson revival è impossibile non pensare al Vincent Price di "Thriller" ascoltando il break parlato di "Tigerlily". E non si tratta solo di un tributo al disco più venduto nella storia della musica; lo spoken di Kit Jackson (il cognome è forse una coincidenza?) è una specie di dichiarazione d'intenti, la ciliegina sulla torta di un brillante album synth-pop che non sbaglia un colpo. La forza dei 12 brani contenuti nell'esordio della signorina Elly Jackson è quella di riuscire a proporre canzoni ottimamente scritte in una forma che raccoglie le influenze delle ultime evoluzioni elettroniche da club. Il risultato è quindi al contempo vincente e raffinato, finendo per mettere tutti d'accordo; mica roba da poco.

8.5/10

Highlights:
Tutto.

8.26.2009

The Enemy - Music for the people (2009, Warner Music Uk)

Non tutti i mali vengono per nuocere. Quindi non importa se "No time for fears" sembra un anthem rock fine 80 / inizio 90, se "Sing when you're in love" e "Last goodbye" sono troppo brit-pop per essere credibili nel 2009, se "Nation of checkout girls" appare come un furto ai Pulp di "Common people" virati punk e se i ritornelli di "Be somebody" e "Don't break the red tape" sono ultrascontati. Si passa sopra anche a quell'ostinato di Tom Clarke che fa spesso il verso a Johnny Rotten (e neanche malaccio a dirla tutta). Perchè alla fine il titolo del disco è coerenza pura: musica per la gente. Dopotutto, it's only rock'n'roll.

7/10

Highlights:
No time for fears, Sing when you're in love, Last goodbye, Nation of checkout girls, Be somebody, Don't break the red tape.

8.24.2009

Maximo Park - Quicken the heart (2009, Warp)

Energia positiva e melodie incisive compongono il terzo lavoro di una delle realtà brit-pop più meritevoli di attenzioni degli ultimi anni.

8.5/10

Highlights:
Tutto.

8.22.2009

Fischerspooner - Entertainment (2009, Lo Recordings)

I tempi di "Emerge" e dell'electro-clash erano lontani anni luce anche quando uscì il secondo "Odyssey" (2005), album che rappresentava una sterzata piuttosto convinta verso il synth-pop. Con "Entertainment" il duo si avventura in qualcosa di maturo ed involuto finendo per negare il significato stesso della parola pop, persa in arrangiamenti caotici e in una moltitudine di idee melodiche che minano l'accessibilità di molti pezzi. Si ricordano dunque l'efficace "In a modern world" (di scuola Pet Shop Boys), l'hook vincente di "Money can't dance", le vibrazioni funky di "Infidels of the world unite" e la conturbante "Door train home".

6/10

Highlights:
Money can't dance, In a modern world, Infidels of the world unite, Door train home.

The Fray - The Fray (2009, Epic)

In una visione prettamente formale della musica "The Fray" è un disco educato e preciso; ad un ascolto fugace appare anche emotivamente valido, e il suono pulito e diretto contribuisce a creare il magico effetto "patina da major" difficile da resistere per definizione. Peccato che aleggi costante una monotonia davvero insopportabile nelle melodie, nella struttura ed nell'espressione vocale di Isaac Slade, alla disperata ricerca di un'altra "How to save a life" che non arriva.

5/10

Highlights:
Absolute, You found me, Never say never.

8.21.2009

Junior Boys - Begone dull care (2009, Domino)

Jeremy Greenspan e Matthew Didemus incarnano la faccia raffinata del synth-pop moderno; "Begone dull care" (terzo lavoro in studio) conferma il loro gusto che si snoda attraverso melodie catchy e arrangiamenti semplici ma di classe, fermandosi puntualmente ad un passo dal kitsch e lasciandoti li mezzo sognante.

7.5/10

Highlights:
Parallel lines, Dull to pause, Hazel, Sneak a picture, The animator.

8.20.2009

Bat For Lashes - Two suns (2009, Parlophone)

Quel paragone a Kate Bush sembra sempre più azzeccato. Natasha Khan va oltre il già splendente esordio "Fur and gold", passando con disinvoltura dall'intimità di brani come "Moon and moon" e "Siren song" alla velata malinconia ottanta di "Daniel", dal pop delicato di "Pearl's dream" all'ammiccante sensualità di "Good love". Menzione obbligatoria per l'ennesimo perfetto lavoro di David "Faultline" Kosten alla produzione.

8.5/10

Highlights:
Tutto.