La decisione di intitolare il terzo disco con la propria ragione sociale va ricercata in una serie di vicissitudini che hanno coinvolto la band, costringendola ad una pausa forzata di quattro lunghi anni dall'osannato "Laughter through tears". Nonostante la mancanza di Kt Tunstall al microfono (aveva prestato la sua voce in due singoli decisivi tratti dal suddetto album del 2002) e di Sophie Solomon al violino, le capacità di scrittura rimangono intatte e la fusione di elementi tradizionali e modernismo pop resta nella maggioranza dei casi un'operazione riuscita.
7.5/10
Highlights: Yuri, Further deeper, Look down, Dissident, Black sheep, Dry your eyes.
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