Rock prevalentemente acustico contaminato dalle più varie influenze; gli arrangiamenti sofisticati che non si vergognano di fare l'occhiolino al jazz, i vocalizzi e le armonizzazioni che suonano blues (ma si sente che hanno appreso le lezioni della Seattle 90) e gli stralci di tradizioni folk virate alternative fanno di questo "Liquid skin" un disco davvero interessante.
8.5/10
Highlights: Hangover, Bring it on, Blue moon rising, Las Vegas dealer, We haven't turned around, Devil will ride.
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