Trainati dalla hit "Pompeii" e sbandierati come la nuova promessa made in Uk, i Bastille confezionano un disco ovvio: melodie a presa rapida, cori ovunque, arrangiamenti semplici ed efficaci e riferimenti ultra-standard (tipo Coldplay e Killers). Nella sua prevedibilità il frullato funziona, ma quello che manca qui è un'identità precisa.
6/10
Highlights: Pompeii, Bad blood, Flaws, Daniel in the den, Laura Palmer.
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