Sara Beth Bareilles ha una voce incantevole. E possiede anche quel tipo di attitudine femminile che personaggi come Tori Amos e Sheryl Crow hanno sdoganato intorno agli anni novanta: la figura di una ragazza-donna, mezza ribelle ma con le idee chiare, che scrive i suoi pezzi conscia del proprio talento e non vede l'ora di metterlo in mostra. Catalogare la sua musica nell'ambito pop è logico e doveroso, ma la sua capacità di accennare al blues e al soul la collocano in un livello molto più raffinato e il suo approccio le dona una forte credibilità rock: non è un caso se in passato ha aperto concerti per Mika e Maroon 5, ma anche per James Blunt, Paolo Nutini e Counting Crows. E tutto torna quando nelle note di copertina si scorgono i nomi di Matt Chamberlain (ex-batterista dei Pearl Jam), Chris Chaney (bassista dei Jane's Addiction) e Rafael Padilla (percussionista che negli anni ha lavorato con Gloria Estefan, Jon Secada, Joe Cocker e Celine Dion). Pop eclettico che funziona proprio a meraviglia.
8.5/10
Highlights: Tutto.
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