Spirituale e angoscioso; un ritorno nei bassifondi che con il (pur ottimo) rock del precedente "The great destroyer" ha poco da spartire. Il tono del disco lo si intuisce fin dall'introduttiva sepolcrale "Pretty people"; poi in successione arrivano il falsetto trascinato di "Belarus", la sospensione di un brano come "Dragonfly" portata all'estremo con "Always fade" e una trilogia emotiva composta da "Take your time", "In silence" e "Murderer" che sfocia nel capolavoro "Violent past".
8/10
Highlights: Pretty people, Belarus, Dragonfly, Always fade, Take your time, In silence, Murderer, Violent past.
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