Il salto qualitativo a livello di produzione rispetto all'acerbo "Living with other people" è evidente, tanto quanto il piacevole aumento dei rigurgiti new wave; in soldoni si placa un po' di rabbia senza per questo andare a sottrarre ciò che di buono aveva il primo disco, ovvero l'energia. Anche l'ironia è sempre li, al suo posto; il risultato è un album estremamente divertente e tutto da ballare, con dei singoloni come "You don't have to shout" e "All the good men".
7.5/10
Highlights: After laughter comes tears, I picture you, You don't have to shout, All the good men, Man's not a bird, Too true to be good.
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