Nervose e intricate sperimentazioni digital jazz strumentali al limite dello sclero; forse un po' troppo fine a se stesso, di sicuro davvero difficile da digerire, soprattutto quando la melodia viene uccisa dai folli beat ultraveloci. Consiglio di raschiare la superficie con almeno tre ascolti per poi immergersi completamente nelle improvvisazioni di un musicista di chiara istruzione classica ossessionato da una passione morbosa per gli esperimenti sonori che le moderne tecnologie consentono di effettuare; solo così sarà possibile apprezzare i diversi strati di genialità di "Hard normal daddy".
8/10
Highlights: Coopers world, Beep street, Anirog D9, Papalon, Fat controller, Rat / P's and q's.
Nessun commento:
Posta un commento