Lontani dal suono sintetico che aveva caratterizzato "In this light and on this evening" del 2009, gli Editors accantonano le velleità elettroniche e attivano la modalità “classica”, sfornando 11 pezzi di quelli che in teoria basta un falò e una chitarra e il gioco è fatto. Ma solo in teoria, perché le versioni in studio sono tutt’altro che minimali; Mark Flood (ancora una volta in regia) sparge arrangiamenti orchestrali ovunque - atteggiamento culmina in un brano composto unicamente da archi e voce (l’enfatica "Nothing"). L’approccio è vincente, e impreziosisce la scrittura di una band che si è ritrovata con un chitarrista in meno (Chris Urbanowickz se n’è andato amichevolmente per divergenze prettamente musicali) e dopo un periodo un po’ confuso deve ritrovare l’equilibrio.
Nonostante il primo singolo sia un pezzo rock dal passo spedito, sono le ballad e i brani più trascinati a farla da padrone in "The weight of your love", in linea con l’argomento principe dell’album: l’amore. Un amore che infatua e prosciuga, che dona speranza e provoca sofferenza, che viene e che va. Naturalmente riuscire a dire qualcosa di nuovo sul tema è un’impresa; ma i testi di Tom Smith – pur prendendo in prestito dalla storia della musica intere frasi (vedi "Two hearted spider" che cita apertamente "Every breath you take" dei Police) – riescono a sorprendere svoltando quasi sempre nell’arcano, con parole che colgono alla sprovvista.
Un paio d’anni fa – quando i ragazzi di Birmingham avevano cominciato le registrazioni del disco – Smith si pronunciò così: “Non so più come oggi si possa definire una hit, ma queste canzoni sono classiche e d’impatto”. Tutto vero: i pezzi che compongono il quarto disco degli Editors sono semplici e sinceri, e anche se mancano delle vere e proprie hit (nel senso pop del termine) arrivano dritti al cuore senza filtri e senza vergogna. Forse l’ispirazione non raggiunge i livelli di "The back room" e "An end has a start", ma la credibilità della band rimane intatta al 100%.
7.5/10
Highlights: The weight, A ton of love, What is this thing called love, Nothing, Two hearted spider, The phone book.
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