Non è sempre cambiando che si ottengono i risultati migliori. Gli esempi di band che ad un certo punto della loro carriera si avventurano in percorsi inesplorati sono tanti; ma non capita certo di rado che in seguito ad un esperimento si preferisca ritornare sui propri passi, nella convinzione che forse si era più bravi a fare quello che si è sempre fatto in precedenza. I Nada Surf fanno parte di quella frangia ostinata e decisa che nasce con un certo stile e probabilmente non cambierà mai. Minime evoluzioni ci sono state: il tempo passa per tutti. Ma sembra che più passi il tempo e più Matthew Caws e soci si trovino a proprio agio a ricordare i bei tempi andati del liceo. Nel '96 esplosero con un pezzo che raccontava di cheerleader e quarterback ("Popular"). Ora, a quarant'anni suonati, cantano che non è mai troppo tardi per i sogni da teenager ("Teenage dreams"), ricordano come vedevano il mondo con gli occhi innocenti di un bambino ("When I was young"), ammettono con candore che a loro la gioventù manca ("Let the fight do the fighting"). I cinici ci metteranno un attimo a classificarli come perdenti. Ma probabilmente il pensiero dei cinici ai Nada Surf non interessa più di tanto.
7.5/10
Highlights: Clear eye clouded mind, Waiting for something, Jules and Jim, The moon is calling, Let the fight do the fighting.
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