Reduce dal fortunatissimo (e valido) featuring con Jay-Z che l'ha catapultata in cima alle classifiche, Alicia torna al soul con il quarto album della sua carriera (non contando l'ottimo "Unplugged" del 2005). Ritmi lenti e pianoforte sempre in primo piano, ma anche arrangiamenti più elettronici ("Try sleeping with a broken heart") che hanno il pregio di suonare moderni senza mai sfociare nel volgare; qualche pezzo sottotono ("Wait til you see my smile", "Like the sea") e un brano spudoratamente pop ("Put it in a love song") che forse cantato da Beyoncè avrebbe avuto un significato, ma in questo contesto rappresenta una sorta di caduta di stile. Molto meglio la leggera deviazione reggae di "Love is my disease" o il beat funky di "This bed", anche se i risultati migliori arrivano sempre dalle ballad - "That's how strong my love is" e il singolo "Doesn't mean anything" su tutte.
7/10
Highlights: Love is blind, Doesn't mean anyhting, Try sleeping with a broken heart, That's how strong my love is, This bed, Empire state of mind (Part II: broken down).
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