8.16.2008

Coldplay - Viva la vida or death and all his friends (2008, Parlophone)


Capita nella carriera di molte band di raggiungere un punto morto, anche (e a volte soprattutto) se il successo è ai massimi livelli. Serve coraggio, passione ed idee chiare; servono decisioni difficili, che potrebbero disorientare i fan della vecchia guardia e allo stesso tempo affascinare le orecchie di un pubblico fino ad allora diffidente o freddo. Certo è che dopo X&Y si rendeva necessaria una mossa sicura e convinta verso nuove terre; e probabilmente i Coldplay meglio di così non potevano fare. Brian Eno e Jon Hopkins colorano le melodie senza esagerare con la psichedelia (Cemeteries Of London, Lost!, intro e outro), gli archi di Davide Rossi (già al lavoro con i Goldfrapp) sono impeccabili e sorprendono quando stilisticamente liberi da ogni canone (Yes), le melodie scritte da Chris Martin dimenticano la tristezza di Parachutes e A Rush Of Blood To The Head a favore di una velata malinconia intrisa di spensieratezza (Viva La Vida e Violet Hill), gli immancabili riff di chitarra raggiungono un altro livello di maturità pur rimanendo incisivi (42 e Death And All His Friends). Non che avessero qualcosa da perdere, ma questo disco riflette la loro volontà e nient'altro; e di questi tempi non è poco.

7.5/10

Highlights:
Tutto.



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