Le curatissime batterie elettroniche misto live drums di "15 step" fanno immediatamente e inevitabilmente pensare a "Kid a", ma chi segue i Radiohead è a conoscenza del fatto che non è una band che ama ripetersi; e così ecco la chitarra, ai tempi messa in cantina per privilegiare suoni meno scontati, poi ripescata con l'ultimo "Hail to the thief". La conferma che "In rainbows" sarà un album di canzoni e non di studi sonori la si ha con il rock della successiva "Bodysnatchers" e con la splendida "Nude", uno dei picchi del disco assieme a "Weird fishes / Arpeggi"; "All I need" è un altro brano che ti entra dentro, ondeggiando dolce su una base quasi trip-hop, mentre "Faust arp" è un'intricata ballad chitarre acustiche e archi. "Reckoner" sfrutta il perfetto falsetto di Thom Yorke, "House of cards" è intrappolata in una ragnatela di riverberi, "Jigsaw falling into place" alza il ritmo che viene subito smorzato dai sospiri di "Videotape", ninna-nanna finale. L'ennesimo capolavoro. C'era qualche dubbio?8.5/10
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