11.23.2007

Polly Paulusma - Fingers and thumbs (2007, One Little Indian)

Il modo migliore per apprezzare il secondo lavoro di Polly Paulusma è dimenticarsi completamente del fortunato e osannato esordio di tre anni fa ("Scissors in my pocket"), acerbo ma sincero, scarno ma profondo. Le chitarre acustiche lasciano spazio a quelle elettriche, il folk intimista al pop-rock alla Sheryl Crow, la musica nella sua essenza più pura ad un orientamento molto più radio-friendly e prevedibile. Ma non si tratta di un disco brutto, visto che le capacità della cantautrice britannica sono ancora ben in vista, sia nella scrittura che nell'interpretazione. I problemi subentrano con il "na-na-na" di "All the time" o con quel "come on come on" di "Back to the start", piuttosto che con la ricerca ostentata della perfezione sonora attraverso l'affidamento della produzione ad un personaggio come Ken Nelson (l'uomo responsabile del suono dei Coldplay). E così, fatta eccezione per le prime due tracce, tutto diventa così ovvio da non lasciare il segno. Le emozioni vere vanno ricercate nei sei ottavi della sentita "This one I made for you"e nella delicatezza della title-track (con quell'accompagnamento che è un tributo a Jeff Buckley), non a caso i pezzi più vuoti, che lasciano alla voce di Polly lo spazio che merita.

6.5/10

Highlights: Goodgrudge, Where I'm coming from, This one I made for you, Fingers and thumbs.

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