2.11.2006

Bright eyes - Digital ash in a digital urn (2005, Saddle Creek)

Uno dei modi migliori per raccogliere le ceneri del rock e traghettarne l'anima nel nuovo millennio travestendolo da neofolk. La disillusione senza rimpianti che lotta con la speranza senza certezza, la morsa del tempo che sollecita minacciosa, uno sporco specchio che impietosamente riflette le insicurezze umane; in coda un barlume, una luce, una stella.

8.5/10

Highlights: Gold mine gutted, Arc of time (time code), Take it easy (love nothing), Hit the switch, Devil in the details, Easy/lucky/free.

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