9.23.2015

Sofie Letitre - Uncanny valley e.p. (2015, Division)

Sbirciando la biografia ufficiale dell'olandese Sofie Letitre mi sono imbattuto in una definizione che meglio non potrebbe sintetizzare la sua musica: Dark Pop. Colto dal lancinante senso di colpa per non avere mai preso in considerazione un termine tanto semplice quanto efficace (soprattutto alla luce della miriade di producer/cantanti/produttori che in tempi recenti hanno esplorato tale lato del pop), mi sono affidato allo strapotere di Google, digitando le due fatidiche paroline seguite da "wiki". Non ho ottenuto risultati: il che significa che la bibbia odierna (leggi wikipedia) non sfoggia ancora una voce corrispondente (ed è bene considerare che tra le infinite diramazioni di generi musicali esplicitate dall'Enciclopedia Online si trovano cose tipo Depressive Black Metal).

Soprassedendo sulla (in)utilità della categorizzazione-a-tutti-i-costi (malattia piuttosto diffusa tra giornalisti, dj e feticisti musicali in genere), bisogna ammettere che in questo singolo caso l'accostamento di quelle due parole fa il suo dovere. Le architetture sonore firmate Thijs De Vlieger (un terzo dei Noisia) sono (a dir poco sorprendentemente) minimali, e creano il giusto spazio per l'evocativa voce di Sofie che intona melodie di chiara derivazione Bristol anni 90 (o - pronunciando una parola caduta ormai in disuso - Trip-Hop).

Il risultato è un e.p. assolutamente moderno che suona già come un classico. 6 pezzi che colpiscono fin dallo sbrigativo preview, per poi rivelare tutta la loro sostanza in fase di ascolto completo.

8.5/10

Highlights: 
Tutto.



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