Mary J. Blige - The London sessions (2014, Capitol)
Volendo esagerare, si potrebbe dire che una Mary J. Blige così ispirata non si sentiva dai tempi di "No more drama" (2001). Nessuno (nemmeno il sottoscritto) sostiene che dischi come "The breakthrough", "Growing pains" e "Stronger with each tear" siano robetta da niente; è solo che oggi Mary riesce ad essere la bravissima cantante soul e R&b che è sempre stata (e sempre sarà) senza dimenticarsi dello stile e dei tempi che cambiano. Giù il cappello quindi per Rodney Jenkins, ma anche per i Disclosure, Emeli Sandè, Naughty Boy, M.J. Cole, Craze & Hoex, Steve Fitzmaurice e Sam Smith, la squadra di produttori e compositori che ha reso possibile un album tanto prezioso.
8.5/10
Highlights: Tutto.
Nessun commento:
Posta un commento