La strada che porta da Oxford e Bristol è lunga un'ottantina di miglia, che tradotto in tempo significa un'ora e mezza di macchina. Musicalmente parlando potrebbero sembrare a un primo sguardo molto più distanti, ma in realtà non è così. Dici "Creep" e il pensiero va automaticamente ai Radiohead e al loro inno generazionale dei primi anni novanta; ascolti "Echoes" e riaffiorano immediatamente sensazioni trip-hop, figlie dello stesso periodo storico. C'è sempre stato un legame tra la band di Thom Yorke e i vari Portishead e Massive Attack; qualcosa di emotivo, e proprio per questo difficilmente tangibile o dimostrabile chiaramente. Lauren Flax e Lauren Dillard da Brooklyn provano a mettere in evidenza questo filo conduttore, con un disco che si avvale di collaborazioni illustri: da Tricky a Lou Rhodes, da Andrew Wyatt a Sia. Pur essendo coerente e lineare, "Echoes" non è un capolavoro: ha i suoi puntini di sospensione e i suoi attimi di smarrimento. Ma in alcuni episodi la lacrimuccia è inevitabile.
7.5/10
Highlights: Vertigo, Days, Call her, Jessica King, Dim the lights.
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