Premessa (oggettiva e incontestabile): anche se i Goo vanno per i cinquanta, ogni volta che si chiudono in studio per registrare un disco il loro spirito da teenager ha la meglio. Detto questo, entrano in ballo considerazioni personali (soggettive, e quindi condivisibili o contestabili). Da una parte c'è chi potrebbe invidiarli. Beati loro, che si sentono così giovani; alla fine scrivono benino, e sembra tutto molto naturale. La voce di John Rzeznik regge che è una meraviglia. E poi quanto sono romantici, con quella nostalgia mai vissuta con tristezza, ma sempre con un sorriso e con energia positiva. Dalla parte opposta, c'è chi potrebbe criticare i testi o le melodie - operazione troppo semplice. Sottolineare la prevedibilità di parole, arrangiamenti e note è un esercizio che non richiede alcuno sforzo; loro hanno scelto di non rischiare, è bene farsene una ragione. Irrimediabilmente pop, "Magnetic" diventa quindi un nuovo tassello che va ad arricchire la loro discografia in maniera piuttosto anonima; ma suonato un paio di volte - magari sfrecciando su qualche highway californiana - tiene compagnia e si fa canticchiare.
6.5/10
Highlights: Rebel beat, When the world breaks your heart, Slow it down, Caught in the storm, Bulletproofangel.
Nessun commento:
Posta un commento