La pratica del featuring nel mondo dell’hip-hop è diventata ormai una regola: tu sputi due rime nel mio ultimo singolo e io rappo su una traccia del tuo prossimo disco. Ma quello di "Watch the throne" è un esperimento che va ben oltre le regole: stiamo infatti parlando di un intero album che unisce il rapper più ricco e famoso in attività (il Newyorkese Shawn Corey Carter, in arte Jay-Z) e quello più influente degli ultimi 10 anni (Kanye Omari West, da Chicago). E allora largo ai proverbiali cut & paste di Kanye (che nel 2004 è venuto alla ribalta tagliando, incollando e cambiando di tonalità un pezzo di Chaka Khan), che si diverte a saccheggiare sia mostri sacri come Otis Redding, Nina Simone e James Brown che i più moderni Cassius (niente di stupefacente, visto che molti ricorderanno che aveva già preso in prestito una hit dei Daft Punk per la sua "Stronger"). Il risultato di questa super-collaborazione non è rivoluzionario, ma sottolinea bravura e dedizione di due personaggi che – come da copertina – possono contare sul prezioso dono di trasformare in oro tutto quello che toccano.
8/10
Highlights: No church in the wild, Lift off, Nigga in Paris, Otis, Who gon stop me, Made in America, Why I love you.