Se vi definite dei puristi in quanto a musica il disco dei Cani non fa per voi. Nel loro sorprendente album d’esordio, infatti, non troverete le classiche strutture strofa-ponte-ritornello, la rima è un optional e la metrica non viene quasi mai rispettata. Se poi per voi il rock fa rima con chitarra, voltate pagina: gli undici pezzi qui inclusi – composti e suonati da un solo misterioso personaggio – fanno leva sull’elettronica, per quanto distorta e fracassona. Ad essere sinceri, questa musica sarebbe ben poca cosa se non fosse il miglior modo per accompagnare i testi, che dipingono con grande (auto)ironia un quadretto neorealista sconfortante. Intendiamoci, sciorinare verità senza censura non rappresenta certo un’impresa; ma se vuoi che ti ascoltino devi renderti interessante, e i Cani lo sanno bene a quanto pare.
7/10
Highlights: Hipsteria, Door selection, Le coppie, Post punk, I pariolini di diciott'anni.
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