3.05.2009

The Killers - Day & age (2008, Island Records)

Archiviato il mezzo tributo alle radici americane del precedente "Sam's town", la band di Las Vegas si rituffa nelle atmosfere che hanno caratterizzato il meritevolissimo album di esordio "Hot fuss". Il primo indizio viene dall'affidamento della produzione a Stuart Price, che colora d'oro il singolo apripista "Human" proiettandolo nelle classifiche di mezzo mondo attraverso il suo tocco infallibile quando si tratta di fondere con semplicità e mestiere influenze ottanta e rock duemila. Stellare ed esplosivo il crescendo di "Spaceman", altrettanto intenso quello di "A dustland fairytale"; "This is your life" gioca sulla contrapposizione tra un coro fermo e una linea vocale libera di fluttuare nel modo tanto caro al frontman Brandon Flowers. "Neon tigers" è estremamente Queen, mentre delle onde melodiche pericolosamente Doors (ascoltate il finale di "Peace frog") impreziosiscono il ritmo funky di "Joy ride"; "I can't stay" può sembrare banale ma è armonicamente perfetta, "The world we live in" è pronta per essere cantata da uno stadio intero, mentre il finale "Goodnight, travel well" è dilatato e molto ben orchestrato. Un ritorno in grande stile, pop al punto giusto.

8.5/10

Highlights:
Tutto.

Nessun commento: