I Verdena non sono musicisti perfetti; ma non penso che abbiano mai voluto esserlo o che coltivino l'ambizione di diventarlo. Il loro approccio è strettamente emozionale e il suono di Requiem (il loro quarto album) è una citazione continua di più di trent'anni di rock, fra richiami psichedelici e concetti punk, intermezzi misteriosi e un paio di ballad toccanti (con l'aiuto di Mauro Pagani). Il tutto naturalmente è guidato e supervisionato dallo spirito di Kurt Cobain, che aleggia perpetuo e costante come una sorta di maledizione senza cura.
8/10
Highlights: Don Calisto, Non prendere l'acme Eugenio, Angie, Canos, Il gulliver, Muori delay, Trovami un modo semplice per uscirne.
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