Di base qui si parla di disco-punk funky, progressivo e psichedelico con due palle così (l'introduttiva "Back to wilderness" illustra in maniera chiara le regole del gioco). Ma ci sono dei momenti in cui questa definizione diventa davvero limitante, come di fronte alla bellezza di un pezzo come "Spiders": disco-pop decadente al gusto di fragola e tristemente perfetto. E che dire della successiva "Glossy papers", che riesce a fare suonare umano anche un vocoder e rende improbabile ogni tentativo di quantizzazione con una batteria che lentamente impazzisce a furia di colpi di genio (o di droga) introducendo un finale distorto che completa il quadro di quattro minuti che sembrano dodici. Indovinati i tocchi acid e gli arpeggiatori accanto ai cori angelici nell'affresco folle di "Medusa" e in mezzo al beat early-house di "Love & romance & a special person"; delicato, inaspettato e sognante il finale "Little girl".
8.5/10
Highlights: Tutto.
2 commenti:
Questo lp é stato una piacevole sorpresa. Grazie della segnalazione!
Seguo sempre il tuo blog e spesso le tue segnalazioni si sono rivelate molto preziose!
Continua così!
Roberto
Ciao Roberto, sono completamente d'accordo con te: questo disco è stata una sorpresa. Ho fatto "fatica" ad ascoltarlo, lo lasciavo lì, credendo che fosse un album "nella media". Mi sbagliavo! Sono contento che anche nel 2010 i blog possano effettivamente "servire" a qualcosa, sai? Grazie e a presto!
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